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Con il Prestito Vitalizio Ipotecario la legge ti aiuta ad ottenere liquidità senza perdere il tuo immobile.

E’ diventata legge la possibilità di dare in garanzia il proprio immobile per ottenere un prestito e senza smettere di esserne proprietari. Se si hanno più di 60 anni grazie a questa nuova legge si può chiedere alle banche un finanziamento ipotecando la casa di proprietà e senza doverla lasciare.

Questo significa per molte persone riuscire ad ottenere la liquidità necessaria per affrontare le spese più urgenti con una formula alternativa alla nuda proprietà. L’importo del prestito, poi, può essere restituito attraverso rate che includono la quota capitale e gli interessi oppure in un’unica soluzione se si verifica uno di questi 3 casi:

La norma che regola il Prestito Vitalizio Ipotecario, però, dispone che

dopo 12 mesi dal verificarsi di uno di questi 3 casi, se il finanziamento non è stato rimborsato, la banca può vendere l’immobile ipotecato al suo prezzo di mercato.

Se l’immobile non si vende in 1 anno, il suo valore di vendita scende del 15% nell’anno successivo e così via, finché non si riesce a venderlo

Insomma, la legge sul Prestito Vitalizio Ipotecario funziona come quando si chiede un mutuo per comprare casa ipotecandola, solo che in questo caso l’immobile ipotecato è già di proprietà e viene dato in garanzia per ottenere la  liquidità necessaria a coprire altri tipi di spese. Sono molte, infatti, le persone che oggi ricorrono alla vendita della nuda proprietà per poter aiutare i loro figli a mettere su un’attività lavorativa o per aiutarli addirittura ad acquistare la prima casa. Con la soluzione del Prestito Vitalizio Ipotecario non c’è più bisogno di vendere, perché si usa uno strumento che dà solo in garanzia la propria casa.

Non si perde la proprietà dell’immobile.

A differenza quindi della nuda proprietà, grazie alla quale si trasferisce a un altro la proprietà della nostra casa svincolando gli eredi dal suo possesso, con il Prestito Vitalizio Ipotecario gli eredi del beneficiario possono restare in possesso dell’immobile saldando il finanziamento, ma possono anche scegliere di vendere l’immobile ipotecato per rimborsare il credito. Quindi,

perdere la proprietà dell’immobile dato in garanzia non è un fatto automatico, ma diviene una scelta degli eredi di chi ha usufruito del Prestito Vitalizio.

Ma qual è la percentuale delle quote erogabili?

L’importo del finanziamento varia in base all’età della persona che lo richiede, ma oscilla da un minimo del 20% a un massimo del 50% del valore dell’immobile e più anni ha il richiedente, maggiore è la cifra che si può ottenere.

A conti fatti, questa legge sembra un ottimo strumento che può essere utilizzato nel caso si voglia richiedere un prestito e chissà se potrà aiutare molte persone oggi in difficoltà a causa della crisi che sta pian piano prosciugando le risorse finanziarie degli italiani.

Bisogna vedere quanto saranno oneste le banche che offrono questo servizio, perché di solito sono fin troppo caute e non vogliono correre rischi di credito.

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Buona Vita,
Antonio Leone

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