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Tra i tanti messaggi e le tante domande che ricevo ogni giorno una delle più frequenti è “ma se poi non trovo un cliente a cui vendere?”

La mia risposta arrabbiata è “stai sbagliando ad impostare l’operazione!”

Non siamo agli inizi degli anno ’90 oppure tra il 2004 ed il 2009, periodo particolarmente florido e con circa 800.000 transazioni/anno.

Tutto era semplice e mentre semmai attendevi il decreto di trasferimento il valore dell’immobile che avevi stimato, compilando il tuo BP, era lievitato anche del 10-15%.

Oggi, come spero ti sarai accorto, hai solo l’imbarazzo della scelta su quali immobili a sconto puoi trovare sul mercato attraverso aste-stralci e cessioni di compromesso.

Per approfondire >>> Investimenti immobiliari: chi sono i Don’t Wanters

Come sempre succede, in tutti i mercati, vince solo chi i conti li sa fare bene ed ha maturato l’esperienza per fare buoni acquisti.

Si perché, come vado ripetendo in tutti gli incontri, l’Investitore Immobiliare è un commerciante con tante armi in più.

Se ci pensi bene per poter fare la nostra professione non hai bisogno di mettere su:

  • Negozi
  • Assumere tanti dipendenti
  • Aprire fabbriche
  • Fare investimenti in strutture

e tanto alto che una struttura light immobiliare non ha necessità di avere.

Tu puoi iniziare e continuare a gestire il tuo business immobiliare dedicandoti attivamente anche senza avere un solo dipendente e costi fissi.

Certo devi aver creato un ottimo team di professionisti che verranno pagati a successo sull’operazione conclusa.

Ma torniamo al titolo di questo articolo ed analizziamo dove si sbaglia la maggior parte delle volte.

L’errore nasce “dall’ansia di prestazione” ed in particolare dalla voglia di vincere un’asta o chiudere una compromesso.

Ma non funziona così, se avessi voluto acquistare tutte le case che ogni giorno mi trovo a valutare, sarei probabilmente fallito oppure super miliardario.

Il vero segreto sta nello studiare il mercato nel quale si vuole operare e capire quanto può spendere il nostro “cliente finale“. Si noi abbiamo dei clienti e dobbiamo soddisfarli nel migliore dei modi.

Dobbiamo capire “prima” di quante stanze hanno bisogno di quali servizi hanno bisogno ecc. ed andare a comprare solo le case in target per loro.

Applica subito questo modo di pensare e focalizzati sul reddito restante per pagare il mutuo del tuo prodotto e vedrai che avrai invertito l’approccio.

“Vado al mercato a comprare quello che il mio cliente può permettersi”

P.S.: qui di seguito trovi dei numeri interessanti per tutta Italia >>> Istat: casa, rate e arretrati, ecco la mappa – Economia – ANSA.it

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