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«La mia prima operazione immobiliare è stata un disastro, un disavanzo netto. Il mio errore: avere troppa foga nel concluderla», racconta Vittorio Sangiorgio, oggi affermato imprenditore nel settore florovivaistico, esperto nella realizzazione di giardini pensili e nell’acquisto e nella messa a reddito di terreni e ruderi. 

Oggi ha 37 anni, ma sono 10 anni che lavora nel settore immobiliare, da quando ha seguito uno dei miei corsi. Da allora, di strada ne ha fatta davvero tanta e dai “banchi” è passato alla “cattedra”: sarà uno dei relatori al Summit,  Strumenti di Successo negli Investimenti Immobiliari.

«Affronterò due temi: il primo è il ruolo fondamentale del “green” applicato agli immobiliare nell’aumentare il valore degli immobili e nel ridurre i tempi di vendita. La seconda parte dello speech invece è dedicata a un segmento del mercato molto promettente: l’acquisto alle aste di terreni e ruderi, per poi valorizzarli e avere grandi ritorni», continua Vittorio che in quest’articolo offre qualche anticipazione sul suo intervento al Summit.

Il plusvalore del green e dei giardini pensili

«Anni fa, in tempi di piena crisi immobiliare, un costruttore aveva appena ultimato un complesso residenziale, ma non riusciva a vendere nessuna delle villette che aveva costruito. Allora, gli propongo un’operazione di marketing da 3mila euro. In cosa consisteva? Nel prendere una delle villette fronte strada e realizzare un giardino visibile ai passanti.

Come è andata a finire? In pochissimo tempo, ha venduto la villetta e man mano anche gli altri appartamenti del complesso».

Vittorio racconta quest’episodio per evidenziare il valore che il “green” riveste oggi nell’immobiliare:

«La presenza del verde in un immobile non è più un semplice elemento di corredo. Se pianificata bene nel conto economico, porta a un aumento del valore dell’immobile fino al 30%».

Quali sono le strade possibili che un imprenditore immobiliare ha davanti per rapportarsi bene al tema del green? Vittorio indica due direzioni possibili. 

«Una prima strada è quella da seguire in fase di analisi di un’operazione. Capire, per esempio, se il fabbricato che vuoi acquistare è a ridosso di un viale alberato o un parco pubblico, oppure se sono presenti piani urbanistici per la realizzazione di aree verdi. Questa diventa una matrice che genera e genererà, anche in futuro, valore per l’immobile».

Mentre la seconda strada da tenere in considerazione per l’imprenditore è del green come vero e proprio strumento di marketing: «In questo caso, il green funziona un po’ come l’home staging. Laddove ci sono le condizioni, la tecnologia oggi permette di costruire giardini pensili in diverse situazioni, il green diventa un modo per presentare al meglio l’immobile e ridurre di molto i tempi di vendita».

Perché acquistare terreni e ruderi alle aste (e come metterli a reddito)

Vittorio racconta la crescita del valore dei terreni e ruderi e li rapporta al trend contrario dei Titoli di Stato:

«Lo scenario finanziario oggi è chiaro: chi investe in Titoli di Stato, è destinato a ottenere un ROI molto basso sul suo investimento, quando non negativo, e deve perlopiù vincolarli per 10 anni. Allora, da imprenditore ho iniziato a capire come far fruttare i miei soldi. L’acquisto di terreni alle aste mi è apparsa subito una nicchia di mercato interessante: pochi competitor e tante opportunità».

I vantaggi di un acquisto di un terreno (e anche di un rudere, annesso), sono tanti, secondo Vittorio. Eccoli elencati in questa lista:

Al corso Vittorio svelerà alcune tecniche per comprare un terreno all’asta, senza rischiare fregature.

Una lezione per investitori immobiliari

Nei 10 anni dedicati agli investimenti immobiliari, Vittorio ha imparato tante lezioni. Svela qual è la più importante:

«L’immobiliare è un settore molto delicato. Ci vuole poco per “prendere tanti schiaffi che fanno male”. La lezione più importante è quella della prudenza. Bisogna sempre sottostimare il ritorno di un investimento e non farsi mai prendere (troppo) dall’entusiasmo. È proprio la foga che si ha quando si vuole concludere un’operazione, a far commettere gli errori peggiori».

Leggi anche: Vuoi stimare il Cash Flow di un immobile a reddito? Usa la regola del 50%!

Oltre all’esperienza e alle competenze di Vittorio al Summit, ascolterai i consigli degli altri relatori, ognuno esperto in un campo dell’immobiliare.

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Buona Vita

Antonio Leone

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