L’altro giorno Federico, un mio caro amico d’infanzia, mi ha coinvolto in un episodio davvero singolare.
Era molto preoccupato perché ha scoperto che suo padre, un commerciante di tessuti ora in pensione, ha perso circa 150.000 € investiti in rischiosi prodotti finanziari.
L’anziano signore, che si era affidato senza troppe remore al promotore finanziario di fiducia, si è sentito così tradito che era intenzionato a svuotare i suoi conti e a tenere tutta la sua liquidità œsotto il materasso .
Federico non era riuscito in nessun modo a dissuadere il genitore e mi ha chiesto aiuto nel farlo ragionare.
Gli investimenti bancari sono troppo rischiosi?
Piuttosto che far morire il proprio denaro in cassaforte, meglio optare per un più sicuro investimento immobiliare.
Il padre di Federico è sempre stato un tipo molto ostinato eppure, dopo una breve chiacchierata insieme, sono riuscito a fargli comprendere che ora è il momento migliore per investire nell’acquisto e la messa a reddito di immobili. Mi è bastato elencargli giusto tre condizioni favorevoli:
- i prezzi delle case sono diminuiti del 20/30%;
- i tassi sui mutui sono ai minimi storici;
- i prezzi degli affitti sono in aumento perché ne è cresciuta la domanda.
Ovviamente l’immobile ti ripaga con successo solo se sai fare bene tutte le attività connesse. Infatti bisogna che valuti bene l’operazione che ti appresti a fare, stando attento a:
- tassazione;
- cosa compri;
- dove lo compri;
- a quanto lo compri.
L’ho quindi invitato a partecipare al Corso Aste, così da imparare come acquistare l’immobile giusto da mettere a reddito e far fruttare i suoi risparmi, senza rischiare di perdere il suo capitale come accaduto con il crollo dei prodotti bancari che aveva acquistato. Ma non solo, gli ho illustrato che la banca, che ora lui vede come nemico giurato, può in realtà rivelarsi un alleato prezioso per i suoi affari. Infatti, invece di investire tutta la sua liquidità , è possibile contattare la banca per ottenere una leva finanziaria, le cui rate faremo ripagare al nostro inquilino grazie ai soldi percepiti dall’affitto.
Grazie alla banca, dunque, è possibile effettuare una fruttuosa operazione di acquisto e messa a reddito di un immobile, con un investimento irrisorio. In media il 20% dell’investimento.
Come giusto che sia, inizialmente il papà di Federico era scettico, perché disorientato non riusciva a capire da che parte iniziare.
Come dico sempre ai miei corsisti œrisolvere un problema alle persone è il primo obiettivo di chi vuole fare l’investitore immobiliare, nonché la chiave del suo successo . Bisogna dunque partire da lì. Gli ho spiegato come individuare immobili a prezzi competitivi dai don’t wanters (ovvero tutti coloro che per una ragione o l’altra non vogliono l’immobile, come divorziati, persone trasferite all’estero, persone indebitate, ecc.) e mi è bastato suggerirgli alcune strategie d’acquisto per accendere il suo entusiasmo, come:
- valutare l’acquisto di una casa occupata, così da beneficiare di un prezzo d’acquisto inferiore;
- scegliere una localizzazione strategica (università , trasporti, palestra, supermercati, ecc.) così da poter affittare facilmente a studenti o a lavoratori;
- acquistare box e posti auto, che necessitano di un investimento inferiore e si affittano agevolmente;
- scegliere immobili che è possibile ristrutturare con una cifra contenuta ma che possono essere resi molto appetibili per il tuo target di riferimento.
Il padre di Federico non riusciva a crederci. Era convinto che il mercato immobiliare fosse ormai finito, ma ha capito che ha solo subito una battuta d’arresto (è innegabile!) ma che non ha mai realmente tradito.
Elemento fondamentale però è non improvvisarsi.
Per realizzare operazioni di successo è fondamentale prepararsi e acquisire le dovute competenze. E così, due ore dopo il nostro incontro, Federico si è ritrovato a dover spiegare a un entusiasta settantenne come usare YouTube per vedere i miei video sui don’t wanters.
In fondo è proprio vero che non si finisce mai di imparare, è stata la sua esclamazione alla fine dell’incontro
Buona Vita
Antonio Leone