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Abbiamo sentito tante volte che i millennials, la generazione dei nati tra i primi anni ’80 e il 2000 non comprano più casa.

Ed è in parte è vero. Preferiscono affittare e non impegnare soldi per acquistare, non solo nel campo immobiliare, come racconto nel mio prossimo libro che uscirà nelle librerie a giugno. E ai miei corsi di formazione su come mettere casa a reddito.

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In Italia, secondo una stima, questa generazione è composta da 11,2 milioni di persone e sono penalizzati tanto. Secondo uno studio di Luxembourg Income Study, i 30enne di oggi sono ultimi nella classifica europea che mette a confronto i loro redditi con quelli della passata generazione.

Il vero investitore immobiliare rema contro corrente

Ciò detto il vero investitore immobiliare è quello che va alla caccia di nuove opportunità. Il vero imprenditore è quello che sarà remare controcorrente, e riesce a trasformare un problema, in un punto di forza a suo favore.

Per riuscirci, tuttavia, c’è una strada da seguire, e non puoi percorrerne altre per raggiungere l’obiettivo. Il sentiero che chiamo del “mettersi in discussione”. Un investitore immobiliare di successo non è solo uomo di certezze, come qualcuno potrebbe immaginare. Tempo fa mi è capitato di leggere un aforisma su una bacheca di un amico di Facebook: “Non dubitare di nulla è il mezzo più sicuro per non sapere mai niente”. E credo che nella vita e nel business questa sia una regola da non sottovalutare mai.

Approfondisci qui >>> Come diventare Investitore Immobiliare di Successo

Come convincere i giovani a comprare casa? Ascoltali!

Perché faccio questa premessa? Per un motivo semplice. Se i giovani non comprano più casa non è solo per la condizione sfavorevole del mercato dell’occupazione. Ci sono altri motivi che portano, appunto, l’investitore immobiliare a doversi mettere in gioco, trovando nuove soluzioni per attirare quel pubblico che oggi sembra tanto lontano.

Quali potrebbero essere? Navigando sulla Rete mi sono imbattuto in una bella quanto significativa infografica. Il titolo tradotto in italiano è “quello che i millennials vogliono in una casa”, e riprende uno studio di una società di consulenza, la Norhstore Fireplace, che ha fatto un sondaggio su mille millennial cosa cercano in una casa. Vediamo alcune cose interessanti che sono emerse:

La ricerca riporta poi “desideri” più lussuosi, come una jacuzzi, o un giardino, ma sono in percentuale minore, al di sotto del 30%, rispetto ai “sogni” che ti ho appena elencato.

Una regola di chi ha successo nel business che vale sempre

Anche se non credi all’attendibilità di questo sondaggio, c’è un principio che puoi imparare. Una regola che distingue un buon investitore immobiliare da uno cattivo: la capacità di saper ascoltare. E all’interno di questa c’è tutto: ascoltare i clienti, i partner, i dipendenti e soprattutto i clienti.

Solo avendo ben chiare le loro esigenze puoi costruire un’offerta infallibile. Se avrai fatto tutto questo potrai poi trarre un bilancio. Positivo o negativo, quello che conta è che avrai agito, senza tenere troppo in considerazione le sirene e gli allarmi del mercato.

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Buona Vita

Antonio Leone