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“Covid-19” si diffonde in Italia. Fino a che punto coinvolge il settore immobiliare? Molti investitori hanno già tirato le somme e riconosciuto il pericolo. Da considerare anche interessanti opportunità.

In questi giorni ne abbiamo viste di tutti i colori: prezzi che vanno alle stelle su beni senza un reale valore, speculazioni assurde, società nel più totale panico e una confusione generale sulla natura e l’effettiva gravità della diffusione in Italia del Corona virus.

Uno dei temi più discussi e trattati in questi giorni: la diffusione del virus Covid-19.

Quale sarà il suo impatto sul settore immobiliare?

Oltre all’emergenza sanitaria che è ormai sotto gli occhi di tutti, questa crisi influenza inevitabilmente in maniera trasversale ogni ambito, ora economico ora sociale.

Anche se all’apparenza può sembrare che il mercato immobiliare sia distante da questa dinamica, non bisogna trascurare l’inevitabile corso del ciclo economico e l’impatto che potranno avere i cambiamenti che stanno interessando l’economia nazionale sull’immobiliare.

Per il settore immobiliare in primo luogo denotiamo l’evidente crisi che si sta manifestando per la gestione di affitti brevi destinati a soggiorni turistici, come B&B o piccoli appartamenti, una considerevole perdita che coinvolge non solo gli host, ma anche commercianti, strutture e/o servizi turistici.

Milano ne ha già misurato lo scotto da pagare: alla settimana della moda milanese, infatti, si sono registrati mille compratori cinesi in meno rispetto all’anno scorso, un calo dell’80%. C’è da aggiungere inoltre il mancato arrivo dei turisti per il carnevale di Venezia, che ha assestato un duro colpo ad albergatori e commercianti della zona.

Il coinvolgimento del settore immobiliare però non si limita solamente a questo.

All’interno dell’incessante macchina economica del Paese, ogni settore è influenzato dall’altro e i continui cambiamenti nel settore economico che stanno caratterizzando questi giorni travolgeranno inevitabilmente, di riflesso, il mercato immobiliare.

Il bollettino sanitario in continua evoluzione, interessa principalmente il Veneto e la Lombardia, regioni che da sole valgono il 31% del Pil, ovvero 550 miliardi di euro, e dalle quali parte il 40% delle esportazioni del Paese.

Come gestire allora i nostri Investimenti in questo periodo di crisi economica e sociale?

E’ sicuramente consigliabile restare costantemente aggiornati, e investire in maniera consapevole e lungimirante.

Se da una parte non è profittevole allo stato attuale investire in alloggi turistici e ci risulterà difficile vendere case in questa particolare situazione, dall’altra parte sono tanti i vantaggi che possiamo trarre dal contesto contemporaneo italiano per i nostri investimenti.

L’ideale per trarre il maggior beneficio, nonostante la condizione attuale del mercato immobiliare, è sicuramente cambiare visione, focalizzarsi sul lungo termine piuttosto che sul breve termine.

Attualmente i prezzi di mercato degli immobili, soprattutto nelle zone più a rischio, sono in costante calo, quindi è da considerare un’azione strategica comprare a sconto, con prezzi più che stracciati, per poi rivendere quando il mercato tornerà stabile.

Visione a breve termine: cambiare categoria di immobili per investimenti

Per una visione a breve termine invece è senza dubbio un ottimo progetto quello di cambiare categoria di immobili su cui investire.

E’ evidentemente profittevole, in visione delle emergenze che stiamo vivendo, investire in strutture sanitarie, anche private, come ad esempio le RSA (Residenze Sanitarie per Anziani).

Si tratta di strutture non ospedaliere, a carattere sanitario, che ospitano per un periodo o a tempo indeterminato persone non autosufficienti, che non possono essere assistite in casa e che hanno bisogno di specifiche cure da parte di più medici specialisti e di una articolata assistenza sanitaria.

Nel quadro attuale, le strutture sanitarie possono considerarsi un investimento con una duplice finalità.

Non solo è auspicabile che l’impiego porterà larghi profitti agli investitori che si stanno già attivando verso questa direzione, un aspetto nobile da considerare è che aiuterà l’Italia ad incrementare l’efficienza dell’assistenza sanitaria e assicurare al Paese una gestione organizzata e coordinata della situazione di crisi sanitaria e sociale che stiamo vivendo.

Il consiglio da seguire è quindi, rimboccarsi le maniche, restare sempre aggiornati e mantenere una linea di operazione piuttosto flessibile in modo da potersi adattare alle dinamiche in continuo sviluppo che stanno coinvolgendo l’Italia.

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Buona Vita

Rossella Sacco, Team Leone