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Il modo di concepire le vacanze oggi è cambiato. Questo ha reso il concepimento della casa vacanze molto differente da quello di una volta.

 

Vacanze italiane degli anni ‘60

Negli anni ’60 le case vacanze e il concepimento stesso della villeggiatura erano totalmente differenti a quelli attuali. I ragazzi e i bambini partivano con i genitori per tutto il periodo estivo, generalmente da giugno a settembre. Che corrispondeva in fondo alla fine di un anno scolastico fino all’inizio di quello successivo.

Erano generalmente le mamme a partire con i figli. I padri, poi, lavoravano durante la settimana e raggiungevano la famiglia nei week end.

Si aveva la tendenza a scegliere immobili che si trovassero in zone comode, non soltanto belle.

Perché le vacanze erano concepite in base alla comodità piuttosto che in base alla bellezza o alla voglia di scoprire posti nuovi?

Proprio perché, i membri della famiglia che dovevano districarsi tra lavoro e vacanza, potessero avere uno spostamento breve e facilitato.

Inoltre, c’è anche da dire che il bisogno di scoprire e allontanarsi non era così forte come lo è oggi per le nuove generazioni. Si stava bene perché si stava insieme.

C’è da dire, inoltre, che il concetto di villeggiatura, si è radicato con molta fatica nella mente degli italiani 60. Ha avuto modo di espandersi dopo la II Guerra Mondiale, con l’inizio del boom economico, quando le persone cominciavano ad avere la possibilità di pensare anche a bisogni che non riguardassero la prima necessità.

 

Le vacanze oggi

Oggi tutto è cambiato: la necessità di andare in vacanza è molto sentita dalla maggior parte della popolazione. È diventata quasi un bisogno primario. La differenza è che non si concepisce più solo come villeggiatura familiare.

Oggi i giovani, anche a 15 e 16 anni, sentono già il bisogno di allontanarsi ed esplorare nuovi luoghi. Le mete più ambite sono quelle europee. Si viaggia di più tra amici e meno in famiglia. Soprattutto, non si ha la necessità di prediligere zone di mare, bensì anche mete culturali.

Le famiglie si spostano più facilmente anche in zone più lontane rispetto alla propria residenza. La tendenza ad alternarsi tra il lavoro e le vacanze non è più molto in auge. Le vacanze sono continuative, seppur i periodi di tempo possono essere diminuiti.

 

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Come scegliere l’immobile da mettere a reddito per farne una casa vacanze?

Sicuramente una scelta importantissima è determinata dalla zona. Il consiglio è di prediligere sempre una di queste due tipologie di locazione per metterle a reddito come casa vacanze:

 

Insomma, la regola più importante è anche quella più scontata (ma si sa, ciò che si dà è per scontato spesso si tende a tralasciarlo). Perciò, prima di acquistare un immobile da mettere a reddito per una locazione turistica, cerca di essere sicuro che sia in possesso delle giuste caratteristiche per la tua clientela potenziale e, successivamente inquadrati i suoi punti di forza, comunicali al meglio ai tuoi potenziali clienti con una strategia di marketing adeguata.

 

Questo e molto altro, potrai impararlo al corso professionale IMMOBILI A REDDITO in cui avrai l’opportunità di imparare tutto ciò che c’è da sapere per generare rendita costante dai tuoi immobili.

 

Buona vita,

Antonio Leone