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La mia scelta l’ho già fatta e quindi la mia risposta la conosci: immobili, tutta la vita.

Questa, potresti dirmi, è solo una mia opinione, un tentativo di portare acqua al mio mulino perché sono un imprenditore immobiliare.

Le opinioni contano, ma cosa è ancora più importante di quello che pensiamo? I fatti. Lo studio di un team di economisti dell’Università della California, l’Università di Bonn e la Banca Centrale tedesca, mette a confronto i ritorni degli investimenti (immobiliari, equity e bond) negli ultimi 145 anni, dal 1850 al 2015 in 16 Paesi (c’è anche l’Italia).

Vediamo chi vince la partita e qual è la strada migliore per fare investimenti a basso rischio e con un alto ritorno.

145 anni in 5 minuti

Lo studio è un po’ lungo, cosa dice in sostanza? Dall’analisi dei professori americani e tedeschi emerge una verità: negli ultimi 145 anni, gli investimenti che hanno ottenuto i migliori ritorni (in una media calcolata tenendo conto dell’inflazione) sono proprio quelli del Real Estate, che superano le equity e stravincono sui bond, come si evince dal grafico.

Real Estate nel settore residenziale batte tutti con una media del 7,05% di ritorno medio all’anno, seguito dall’equity, 6,89%. I bond sono terzi, con 2,5%.

Investimenti immobiliari: basso rischio e alto ritorno

C’è una legge dell’economia che lega il ritorno dell’investimento al rischio. Insomma, più alto è il rischio e più alto è di conseguenza il ritorno. Per questo molti decidono di investire in titoli dove la volatilità alta garantirebbe (condizionale d’obbligo) anche un rientro più consistente.

Gli immobili mettono in crisi questo modello, come dimostrano 145 anni di storia.

Gli investimenti nel residenziale sono a basso rischio e garantiscono un alto ritorno.

È una tesi che mi piace discutere con amici, alcuni dei quali propendono per i titoli. Questi  mi dicono sempre la stessa cosa, che gli immobili, rispetto ai titoli, hanno barriere di ingresso più alte.

Se questo era vero fino a poco tempo fa (non potevi entrare in un business immobiliare con 500 euro, tanto per dire una cifra) oggi anche questo aspetto si è ribaltato. L’immobiliare ha già da tempo intrapreso una strada che porta alla democratizzazione degli investimenti.

Il crowdfunding immobiliare, sul quale ho puntato, tanto che è uno dei temi del mio ultimo libro, che puoi trovare >>> QUI , permette oggi anche a i piccoli risparmiatori di guadagnare con il Real Estate. Il modello, nato in America, si è poi diffuso anche nel nostro Paese e sono nate le prime piattaforme sulle quale trovi il capitale necessario per realizzare un’operazione.

Se vuoi approfondire quest’argomento >>> QUI  ti racconto come funziona il crowdfuding immobiliare e perché rappresenta il futuro del Real Estate.

L’indice di Sharpe dà ragione al Real Estate

Ancora numeri che danno ragione agli investimenti immobiliari. Sempre nello studio che ti ho riportato, si analizza quello che è l’indice di Sharpe. Ti racconto cos’è in modo semplice: in sostanza è una formula che mette a confronto il rischio di un investimento con il suo ritorno.

Più è alto l’indice, migliore è l’investimento in rapporto al rischio, secondo la formula ideata dall’economista premio Nobel, William Sharpe.

Anche qui non c’è partita: il residenziale ottiene una media di 7, ben al di sopra del punteggio, 2.7, ottenuto dalle equity.

Il grafico, ripreso dallo studio, mette a confronto equity e real estate, nel rapporto, rischio vs ritorno dell’investimento.

Real Estate vs equity

Gli investimenti in equity e in real estate, hanno tutti i loro vantaggi e svantaggi. Di sicuro l’equity ti garantisce una maggiore liquidità (se un titolo non ti convince più puoi facilmente venderlo) e poi anche una diversificazione dell’investimento (puoi scegliere di comprare azioni in settori diversi).

D’altra parte, tuttavia, i titoli sono soggetti alla volatilità dei mercati e investi in qualcosa che non controlli, il tuo potere decisionale sarà sempre più basso rispetto all’amministratore delegato che farà scelte anche per te.

L’immobiliare invece ti offre un maggiore controllo sull’investimento, e anche una sicurezza nel tempo: la storia dimostra che quando i titoli scendono, il residenziale aumenta il suo valore.

Inoltre, se sai investire bene l’immobiliare ti consente di guadagnare fin da subito, mentre l’equity è una scommessa che fai nel tempo e devi avere pazienza per vedere i ritorni, in alcuni casi anche decine di anni.

Con questo non voglio dire che gli investimenti in titoli siano poco remunerativi, l’ideale sarebbe avere un portafoglio diversificato, che includa immobili e azioni.

Tuttavia, se vuoi abbassare al minimo i rischi, di sicuro l’immobiliare è l’unica strada efficace che devi intraprendere.

Come dimostrano 145 anni di storia.

Buona Vita

Antonio Leone