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Lo stop produttivo porterà le aziende ad avere problemi di liquidità. Nell’attesa del supporto pubblico che sarà necessario alla ripresa, come gestire la finanza delle nostre aziende per proteggerne la liquidità?

In questo momento di crisi dovuto al coronavirus, sono tutti concordi nell’affermare che il problema a breve per le aziende sarà quello della liquidità.

Lo stop produttivo forzato o il rapido calo della domanda avranno un effetto immediato sulle strutture finanziarie delle aziende italiane, storicamente poco liquide e capitalizzate.

Se la situazione si protrarrà, sicuramente ci sarà bisogno di un forte supporto pubblico, ma nel breve tutte le aziende, sia quelle finanziariamente più forti che quelle più deboli, devono mettere in atto misure immediate e innovative per proteggere la liquidità aziendale (evitando possibilmente azioni di blocco dei pagamenti dei fornitori dettate dall’emergenza, azioni che a volte sono impossibili e che, anche se possibili, nel medio termine possono essere controproducenti sul rapporto con il fornitore, che a sua volta sta vivendo una situazione altrettanto difficile).

Intervista ad Andrea Pietrini: chi è e di cosa ci parla?

Quale giorno fa ho intervistato Andrea Pietrini, chairman e founder di YOURgroup , esperto in finanza. È stata una conversazione davvero molto interessante, in cui Pietrini ha dato utili consigli anche a noi investitori immobiliari su come amministrare la nostra attività finanziaria per minimizzare le ripercussioni della crisi economica.

Data l’importanza degli argomenti trattati, abbiamo deciso di riportare l’intervista anche sul nostro blog immobiliare, di cui trovate anche la registrazione a fondo articolo, così che sia facilmente consultabile per tutti.


Andrea Pietrini ha un’esperienza finanziaria che inizia da molto lontano. Nasce come direttore finanziario e ha poi lavorato come consulente di finanza straordinaria. Circa 8 anni fa ha fondato il primo gruppo in Italia, “Your CFO”, i cui membri sono tutti direttori finanziari esperti in finanza operativa.

Questi esperti si recano presso le aziende che richiedono assistenza aiutandole a farle crescere dal punto di vista della finanza operativa. Il gruppo ha tutt’oggi un grande successo. È cresciuto nel tempo ampliando anche i reparti e le risorse umane.

Un investitore immobiliare deve saper leggere un bilancio, perché non può lasciare tutto al caso. Ecco perché ho deciso di intervistare Andrea che ha regalato buoni suggerimenti a tutti coloro che si stanno chiedendo come amministrare le proprie attività finanziarie senza le ripercussioni, o minori, dovute all’emergenza sanitaria mondiale.

Non farsi prendere dal panico: il modo migliore è pianificare.


“Tanti mi hanno chiesto – che cosa succederà? – Chiaramente non si sa. Qualsiasi cosa succederà, le aziende, di qualsiasi tipo, affronteranno un momento non semplice. Poi si supererà perché sono convinto che i provvedimenti che metterà in piedi il Governo per evitare che il mercato italiano venga abbandonato, funzioneranno. Il nostro è un mercato troppo importante e strategico per essere abbandonato. L’imprenditore dev’essere preparato a tutto ciò che potrebbe presentarsi.”

Andrea, in primis, consiglia amichevolmente di non farsi prendere dal panico: il miglior modo per riuscirci, ripete, è pianificare.

Purtroppo in Italia non abbiamo una buona cultura della pianificazione e l’imprenditore generalmente agisce d’istinto. In questo momento creare un piano finanziario che preveda sia diminuzioni di fatturato che problemi di logistica e tutte le possibilità per prevenirli.”

La tematica della focalizzazione delle aziende sui margini di contribuzione

Se adesso si vende meno, si deve vendere in futuro con dei buoni margini. Anche perché è un momento in cui i clienti potrebbero trovarsi in difficoltà ad acquistare i nostri prodotti. Quello che non si deve fare è cercare la vendita a tutti i costi vendendo sotto costo. In qualsiasi settore adesso ci saranno delle provvidenze importanti: chi ha anche un solo dipendente adesso può accedere alla cassa integrazione anche se non avrebbe avuto diritto in base al contratto, in questo particolare caso sarà possibile accedervi.

Ci sarà la rinegoziazione dei finanziamenti.

“Io consiglio sempre di analizzare se la società ha delle capacità di credito inesplorate, inutilizzate: chi aveva già un bilancio approvato e un credito a cui poter accedere, idealmente può farlo. Pensava di non averne bisogno ma in questo momento meglio avere un piccolo salvagente visto che si ha la possibilità.”

Noi investitori Immobiliari abbiamo sempre degli scoperti conto corrente a cui attingere per le nostre operazioni che richiedono inevitabilmente molto denaro. Il fido, come spesso tendo io stesso a ricordare, è sempre meglio utilizzarlo e sfruttarlo quando non c’è un reale bisogno economico.

Va utilizzato quando le attività finanziarie procedono bene, proprio per poterne usufruire al meglio in caso di necessità.

In che modo Andrea Pietrini vede lo scoperto di conto corrente?

“Lo scoperto conto corrente dovrebbe utilizzarsi soltanto per quelle situazioni eccezionali in cui il normale credito non funziona, oppure per una riserva di liquidità se un cliente non paga. IO non lo faccio mai utilizzare. Anche perché impegna molto le riserve delle banche e ha un coefficiente molto alto in termini di rischio. Il tema è la prospettiva e se uno pensa che possa esserci una forte revisione dei fidi, è chiaro che in qualche modo bisogna fare cassa. Secondo me anche in questo la pianificazione aiuta.”

Andrea vede uno scenario positivo da qui al futuro per chi dovrà acquistare: i tassi si abbasseranno notevolmente, sarà vantaggioso dunque l’acquisto.

“Come sempre nelle crisi c’è sempre una possibilità a cui attingere” dice con grande ottimismo.

Bisogna essere preparati. Perché sono situazioni dalle quali cogliere opportunità. È lì che entra in scena il tema della pianificazione: nella quale si comincia a tirare fuori delle idee che prima neanche erano venute in mente.

Quando bisogna pensare al futuro aziendale, pianificare allarga gli orizzonti. C’è la possibilità di impiegare tanti strumenti che non si conoscevano o si ignoravano in altre occasioni.

Andrea non ci gira intorno: “Chi ha soldi avrà ancora più soldi. E a questo punto si possono fare anche delle buone acquisizioni in relazione alle valutazioni che tenderanno ad abbassarsi vertiginosamente.”

“Non esiste la finanza per la crisi, esiste la buona finanza”

Qualsiasi mercato vive sempre sull’emozione. Ecco perché Andrea punta molto al razionalizzare il più possibile l’immagine finanziaria delle aziende ora più che mai. Chi riesce a mantenere la calma, otterrà grandi traguardi secondo lui.

“La finanza è un po’ così, sfrutta le emozioni di chi si lascia prendere un po’ la mano. Invece chi mantiene il sangue freddo riesce sempre a vedere degli ottimi risultati.”

Questa è sicuramente la crisi più importante che stiamo vivendo dal dopoguerra ad oggi e soprattutto avrà un impatto sul PIL non indifferente.

“Le borse comunque ricalcano un andamento generale dell’economia. Io credo che per un po’ saranno basse e scenderanno ancora. Questo come sempre sarà un momento nel quale attendere la ricrescita e non andare oltre i piccoli investimenti.” Dice Andrea.

E per concludere, restando estremamente ottimista dice:
“Non esiste la finanza per la crisi. Esiste la buona finanza: che quando le cose vanno bene, fa prosperare le aziende e quando non vanno bene, le aiuta a sopravvivere.”

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Grazie per la lettura.

Buona Vita

Antonio Leone