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Emergenza coronavirus: gli investitori immobiliari più dinamici scelgono di reinventarsi: gli investimenti in progetti agricoli potrebbero presentarsi come un’ottima soluzione. A segnalarlo è Vittorio Sangiorgio, esperto in green immobiliare.

Quale sarà il valore di un terreno agricolo successivamente all’emergenza sanitaria nazionale?


Vittorio Sangiorgio
, esperto in green immobiliare e past Presidente Nazionale dei Giovani Imprenditori di Coldiretti ed ex presidente senior di Coldiretti Salerno, ci spiega i vantaggi del ritorno alla natura.


Dopo quest’emergenza si riscriveranno molte dinamiche del settore immobiliare.


Si possono creare dei meccanismi d’investimento anche nel settore del terreno agricolo.


Molto spesso viene sottovalutata l’importanza di un terreno e ragionando nella logica dell’acquisto e della rivendita, ci concentriamo di più su operazioni di breve termine per quel che concerne il mondo delle case.


A prescindere da quella che è l’attuale emergenza, le aziende agricole stanno continuando a fatturare e si dimostrano una di quelle realtà che da un momento di crisi ne sta traendo un elemento positivo.


Il futuro potrebbe non essere sempre più agricolo, ma potremo sicuramente rivedere il tema vista la crescente sensibilità sia ambientale che di benessere della persona.


In questo momento un terreno potrebbe non avere prezzo.

Bisogna soffermarsi su due aspetti in merito:

Flipping agricolo: è possibile attuarlo?

In che modo il flipping agricolo risulta più arduo di quello immobiliare?

Mentre nel caso dell’acquisto di un appartamento all’asta ci si trova davanti alla possibilità di andarci poi ad abitare personalmente o rivederla/affittarla comunque per uso abitativo, con l’acquisto di un terreno agricolo la possibilità più conosciuta è quella di adoperarlo a scopi personali. Non è impossibile il flipping in questo senso, perché il settore degli affitti agricoli esiste ma è poco diffuso e quindi la rendita non è scontata.

“Il mondo dell’agricoltura si conosce poco, anche nella logica dell’investimento, ma bisogna sapere che ci sono delle agevolazioni di carattere generale, fiscale e non, che quando si va a mettere su il bilancio e la pianificazione della progettualità da ora a 10 anni, per esempio, dà la possibilità di usufruire di iniezioni di sostegno a reddito che potrebbero diventare interessanti.”
Ci dice Vittorio.

La differenza del valore di un terreno cambia da zona a zona e dipende dal tipo di percorso di valorizzazione che si applica su di esso.

Come valutare quindi la redditività di un investimento in terreni agricoli, anche in base alla crisi che stiamo attraversando?


Quel che è certo, è che dopo questa crisi sicuramente si riscoprirà e rivalorizzerà il settore agricolo in toto
, anche e soprattutto in termini economici.

“La crisi del 2008 ha scaturito il ripristino del valore del terreno agricolo in termini di status e di non replicabilità e ad oggi potrei dire che è anche inferiore al suo reale valore, per come la vedo io.”

Continua Vittorio.

Perciò, investire in agricoltura si può. È importante farlo con la giusta cognizione di causa. E a tal proposito Vittorio dice:

“Investire in agricoltura non è semplice ed è una cosa molto seria, quanto fare un investimento immobiliare. Non si può investire in agricoltura perché “è figo” come non si può fare in nessun tipo di investimento. Non cerchiamo rendite alternative che magari neanche ci appartengono, così facendo, finiremmo solo per perdere di vista il nostro focus.”

Vittorio inoltre ci ricorda inoltre, che anche nel settore dell’agricoltura è possibile rivolgersi alle società di crowdfounding, e che anche questo potrebbe rivelarsi un ottimo modo per investire nel settore.

Se vuoi saperne di più sulle operazioni di crowndfounding guarda questo Webinar con Andrea Maffi e Francesca Scarpetta >>>Le opportunità del crowdfounding

Il comparto florovivaistico nel settore primario, in questo momento di stallo subirà ingenti danni, a causa della produzione di fioritura stagionale che doveva essere venduta dal 15 di marzo in poi per invadere balconi e città, ma che sfortunatamente a causa degli eventi rimarrà in serra perché non potrà essere venduta.

“#iorestoacasa e la faccio #green.” Vittorio lancia la campagna mirata a sensibilizzare le persone sul valore di tornare in contatto con la natura prendendoci cura dei nostri giardini.

Giardino di Villa Modestina


Vittorio e il suo staff di Villa Modestina, lancia la campagna “#iorestoacasa e la faccio #green” proprio per sensibilizzare le persone su quest’argomento.

“L’iniziativa nasce dal fatto che ci siamo resi conto che il tempo è sempre poco generalmente ed è facile dunque trascurare i nostri balconi o i nostri giardini.

Adesso che però siamo costretti a stare in casa, è possibile sfruttare al meglio questo tempo per rimettere a posto queste zone delle nostre case e allora noi ci occupiamo di elargire suggerimenti e tutorial a distanza.

Per noi indispensabile non perdere il contatto con i nostri clienti e amici e in questo modo hanno la possibilità di osservare la casa da un nuovo punto di vista: perché troppo spesso ci dimentichiamo che un balcone potrebbe essere la terza, quarta stanza della nostra casa e si può usufruire di esso in tanti modi.

Quanto è bello prendere un caffè seduti al sole della nostra terrazza ad esempio? Bisogna tornare ad apprezzare questi piccoli momenti. È anche un ottimo modo per impegnare i bambini in attività sane e nuove, che incrementino la loro curiosità.

Ma soprattutto: questo è il modo migliore per restare o tornare in contatto con la natura, che voi siate grandi o piccini.”

Spiega Vittorio.

L’impatto sulla società: riscopriremo valori patriottici


E quando gli chiediamo come pensa reagirà la popolazione una volta terminata l’emergenza, ci dice:

“Io sono convinto che dopo questo momento di costrizione alla reclusione, gli italiani riscopriranno la bellezza della nostra terra e sarà un momento florido per viaggiare e scoprire l’Italia da nord a sud. Sono certo che questo momento ci renderà più uniti e patriottici nel futuro. Ci siamo abituati troppo a fare le vacanze all’estero, che non sono certo un male, ma è il momento di riscoprire anche quanto la nostra nazione ha da offrire e quanto poco la conosciamo. Credo dunque che per gli affitti brevi potrebbero prospettarsi ottime possibilità di ripresa economica.”


E prima di salutarci, restando positivo sul futuro aggiunge:

“Madre terra non ci abbandona mai, questo me lo ha insegnato mio nonno. Si trasforma, muta e si rinnova ma non ci abbandona. Ecco perché dobbiamo imparare a darle valore e a cogliere le opportunità che ci riserva da tutta la vita: ci accompagna da secoli, esiste ancor
prima di noi. Se impareremo realmente a rispettarla e conoscerla, sarà allora che ne potremo trarre anche grandi soddisfazioni.”

Se desideri restare in contatto con Vittorio Sangiorgio e sempre aggiornato su tutte le news immobiliari >>>iscriviti alla newsletter e accedi al Club Investitori Immobiliari!

Abbiamo ospitato Vittorio Sangiorgio anche sui nostri canali social per un Webinar da non perdere! Guardalo qui.

https://www.youtube.com/watch?v=S8VzLLatcVY

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Federica Zingarelli

Team Antonio Leone