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Stop alla concorrenza sleale delle banche nel mercato immobiliare?

L’ingresso delle banche nella gestione delle compravendite immobiliari aveva già smosso una lunga serie di lamentele da parte degli operatori del settore, ma questa volta la Fiaip ha deciso di passare al contrattacco in maniera molto seria.

Dopo quello all’Antitrust, infatti, la Fiaip stavolta ha presentato un esposto a Bankitalia per fermare Unicredit e Intesa Sanpaolo nella loro attività di intermediazione immobiliare, che secondo me è scorretta e per niente trasparente.

Noi che operiamo nel settore immobiliare abbiamo ragione a voler fermare la concorrenza indebita delle banche, perché queste fanno impresa senza rispettare l’attività di chi come noi opera nel settore in maniera qualificata, sottraendo indebitamente clienti e risorse.

Alla concorrenza sleale si aggiunge anche un altro rischio: le banche “costringono” i consumatori a fare scelte non libere.

Questa possibilità è dovuta alla doppia faccia delle banche, che da un lato opererebbero come agenzie di credito, dall’altro come intermediari immobiliari, potendo facilmente incrociare i dati e le informazioni relativi alla posizione finanziaria o a quella debitoria dei cittadini.

Tra l’altro, l’attività delle banche immobiliari non è legale proprio perché il decreto legge 141/2010 vieta espressamente agli agenti immobiliari di segnalare alle banche la richiesta di finanziamento da parte dei loro clienti.

E’ evidente che se la banca è anche intermediario immobiliare questo divieto non viene rispettato, perché la banca immobiliare segnalerebbe alla banca/agenzia di credito la necessità di un mutuo, contravvenendo alla norma sopra citata.

Come se non bastasse, offrendo ai consumatori dei mutui a tasso superagevolato, le banche arraffano clienti in maniera assolutamente subdola, sottraendoli a chi ha investito nella professione di agente immobiliare risorse e anni di esperienza sul campo.

Vogliamo anche aggiungere che le banche ricevono denaro scontato dalla Bce?

Con questo dettaglio, il cerchio si chiude e se la Fiaip non riesce a spuntarla, davvero per noi si apriranno scenari neri, sempre senza considerare la crisi che stenta a risolversi.

Ora non ci resta che attendere la risposta di Bankitalia, anche se a dare man forte alle banche ci si è messo pure il governo, che con il decreto legge Concorrenza ha spostato dai notai agli avvocati la possibilità di autenticare la compravendita di un immobile non abitativo del valore di non oltre 100.000 €.

Se consideri che ogni banca ha un proprio ufficio legale, allora dirmi quanto fa 2+2 è semplicissimo.

Speriamo, quindi, che gli organi di competenza prendano i dovuti provvedimenti, almeno per mettere un argine a tutta una serie di anomalie inaccettabili e pericolose per i professionisti del settore immobiliare.

Se poi vuoi sapere in che modo è possibile continuare a svolgere la tua professione di agente immobiliare eliminando la concorrenza sleale delle banche,  scopri come aprire un Franchising con Accord.

Se la soluzione ai nostri problemi non ce la dà il governo, proviamo da soli ad uscire dalla preoccupante crisi che sta colpendo il nostro settore.

 

Intanto, continuerò ad aggiornarti su questi e altri sviluppi che riguardano il settore immobiliare, ma tu non perderti nemmeno un articolo: [sg_popup id=”2″]iscriviti alla newsletter[/sg_popup]!

Buona Vita,
Antonio Leone